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Per eliminare i cattivi odori usa il burro scaduto

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Può capitare che in frigo rimanga del burro scaduto. Cosa fare? Certo non va buttato ma utilizzato in mille maniere seguendo i rimedi naturali della nonna. Qui sei idee per riutilizzare il burro sia per la pulizia della casa che per la cura del corpo.

Per eliminare i cattivi odori dalle mani 
Se cercate un rimedio naturale per eliminare tutti quei cattivi odori che rimangono sulle mani dopo aver cucinato, aprite il frigorifero e troverete la soluzione adatta a voi. Uno degli usi alternativi del burro è proprio quello di togliere gli odori di cibo più fastidiosi dalle mani, con un semplice gesto spalmando una piccola quantità di prodotto sulle mani, prima di lavarle con acqua tiepida e un detergente profumato, riuscirete ad ottenere il risultato sperato.
Curiosità: Oltre ai cattivi odori, il burro aiuta anche ad ammorbidire le mani per eliminare quei residui di colla che rimangono dopo che ci siamo cimentati nei lavoretti di bricolage. Strofinandone una noce sulle mani e con un semplice lavaggio con acqua e sapone spariranno tutte le tracce di colla senza problemi.

Per togliere le macchie d’inchiostro e di bevande 
Sembra proprio che il burro fuori dalla cucina riesca a renderci la vita meno complicata, aiutandoci a risolvere tutti quei problemini legati alla vita quotidiana. Potrete usare questo prodotto per eliminare le macchie d’inchiostro sugli oggetti in plastica, non devete far altro che strofinarlo sulla parte interessate e lasciare l’oggetto al sole per una giornata. Una volta risciaquato il tutto con acqua e sapone, la macchia sarà scomparsa.
Il burro è ideale anche per togliere quelle macchie appiccicose lasciate dalle bevande, passandone una piccola quantità sulla superficie sporca lasciandola riposa per alcune ore e pulendo il tutto con un panno umido.  Medesimo procedimento per borse, portafogli e giacche in pelle che torneranno ad essere come nuove.

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Pipin: arriva il vasino bio eco-friendly in cartone riciclato e sacchetto biodegradabile

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Niente più emergenza pupù. Arriva l’invenzione pronta a rivoluzionare la vita di tutti quei genitori che amano viaggiare e non solo: il vasino da viaggio in cartone riciclato con sacchetto biodegradabile Pipin.

Cos’è Pipin?
Il vasino da viaggio Pipin è compatto, pieghevole e facile da trasportare. Realizzato incartone ondulato naturale, quindi riciclabile e compostabile.

Inoltre sarà possibile usarlo in più occasioni, perchè questo vasino portatile è composto da una scatola al cui interno va posto un sacchetto biodegradabile usa e getta che dopo l’utilizzo viene gettato nel contenitore dell’umido. 

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La tua lampada? Falla con la bottiglia di vino!

 

Non c’è nulla di meglio che passare una serata in compagnia di un gruppo di amici sorseggiando un buon vino. Ma avete mai pensato in quale modo riutilizzare le bottiglie una volta svuotate? Con Re-Wine” la bottiglia usata si trasforma in un’utilissima lampada per il vostro ufficio.

A permettere all’oggetto di godere di una nuova vita è stata la società di Taiwan “MiniWiz”, che sposando la causa dello smaltimento dei rifiuti, ha deciso di creare unalampada  eco-friendly fuori dal comune, composta da materiali riciclati al 100%.

La “Re-Wine”, oltre a sfruttare le bottiglie di vetro in disuso, utilizza per la realizzazione della lampada e per la protezione della bottiglia un nuovo materiale il Polliber, costituito dai sottoprodotti della coltivazione del riso combinato con composti termoplastici.

Attraverso questa sostanza l’oggetto avrà una maggiore resistenza e durata rispetto ad altri prodotti realizzati esclusivamente con plastica riciclata. Quindi il risultato finale è un materiale altamente resistente di qualità architettonica riciclabile, e in grado di essere fabbricato con una bassissima emissioni di CO2.

Come preparare il dedodorante fai da te

 

 

Cattivi odori addio, avanti deodorante fai da te. Dalle calde giornate estive, alle lunghe uscite fuori casa, tutti hanno l’esigenza di evitare brutte figure a causa degli sgradevoli odori  derivanti da un eccessiva sudorazione. La soluzione, di solito, è quella di affidarsi a deodoranti aggressivi che troppo spesso facilitano irritazioni e bloccano la naturale traspirazione della pelle.
Questo perchè contengono sostante sintetiche dannose per il nostro organismo (parabeni, alluminio e zirconio) allora perchè non preferire metodi naturali così da preservare la nostra salute e quella dell’ambiente, non disturbando il portafogli.

Di seguito troverete una serie di ricette per creare dei deodoranti fai da te e non solo anche dei rimedi naturali semplici e veloci per combattere il cattivo odore.

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Lo shampoo fai da te: 4 modi per produrlo con ingredienti naturali

Lo shampoo fai da te. Ci avete mai pensato? Una soluzione ideale per proteggere i vostri capelli, l’ambiente e il portafogli.

Usando ingredienti naturali di facile reperimento e abbandonando una volta per tutte i prodotti in commercio contribuirete alla riduzione di rifiuti, non dovendo più buttare ogni anno decine di flaconi di plastica, e tornerete ad avere dei capelli sani e belli dicendo basta agli agenti chimici che vanno ad irritare la vostra cute.

Dallo shampoo alla rucola a quello alla farina di ceci, abbiamo scelto per voi una serie di ricette per creare dei prodotti per capelli ecologici sia che abbiate dei capelli normali che danneggiati. Importante: Prima di usare questi prodotti accertatevi di non avere particolari allergie.

Lo shampoo fai da te per capelli normali alla rucola 
Iniziamo con una ricetta dedicata a coloro che desiderano usare uno shampoo 100% naturale, pur non avendo particolari problemi di allergie o capelli indomabili. Stiamo parlando dello shampoo a base di rucola, un prodotto facilmente reperibile in natura e quindi a costo zero,  che permette di pulire a fondo il capello e non irrita in alcun modo la cute rispettandone il Ph.

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Guida all’uso dello yogurt scaduto

 

Lo yogurt, con poche calorie e molto nutrimento è un prodotto tra i più amatisopratutto dalle donne e lo sarà ancor di più quando scopriranno i diversi usi alternativi che offre. Questi utilizzi aiuteranno anche a non sprecare lo yogurt scaduto. Importante: evitate di usarlo se emana cattivo odore o l’involucro è gonfio.
Ottone: pulizia con lo yogurt
Risparmiare sui detergenti per la pulizia della casa può essere una buon alternativa per combattere la crisi. In questo campo lo yogurt può esserci d’aiuto, lasciandolo agire per una decina di minuti sugli elementi in ottone e poi risciacquando con un panno umido torneremo ad avere delle maniglie lucidissime.

Balsamo per capelli utilizzando lo yogurt
Lo yogurt, in particolare quello bianco, può essere usato come balsamo per i capelli. Sarà sufficiente far riscaldare una tazzina di olio d’oliva e una volta tiepida mescolare il liquido con un vasetto di yogurt bianco, amalgamando per bene i due ingredienti.
Dopo aver fatto lo shampoo, spalmate il composto sui capelli facendolo agire per una decina di minuti. Poi, risciacquate accuratamente. Lo yogurt, grazie all’acidità, rende naturalmente più lucido il capello.
Curiosità: Amate cambiare colore di capelli usando l’henne, lo yogurt vi aiuterà con la sua base acida ad attivare più in fretta l’effetto della miscela, allo stesso tempo nutrendo i vostri capelli.

Crema mani allo yogurt 
Una crema a base di yogurt è un ottimo rimedio naturale per le vostre mani, quindi prendete un vasetto di quello bianco versatelo in un contenitore di vetro e spremete un limone intero al suo interno.
Aggiungete un cucchiaino di miele e miscelate tutti gli ingredienti, chiudete il contenitore e mettetelo in frigo per un paio d’ore. Prima di andare a dormire spalmate la crema sulle vostre mani (farà bene anche alle vostre unghie!) per qualche minuto, poi lavatele e asciugatele per bene. In questo modo avrete delle mani morbide, nutrite e rigenerate!

Scrub per il corpo 
Avete la pelle secca? Allora uno scrub allo yogurt è quello che vi serve. Mescolate un vasetto di yogurt con una manciata di zucchero e una di farina d’avena e lasciate riposare il tutto per circa 15 minuti. Adesso procedete spalmandola su tutto il corpo, poi risciacquate togliendo i residui di yogurt ed il gioco è fatto. Avrete di nuovo una pelle liscia e morbida.

Come pulire l’argento e gli altri metalli in modo naturale

 

Siete alla ricerca di un prodotto miracoloso per la pulizia dei vostri metalli? Allora date un’occhiata a questa guida. Abbiamo scovato per voi una serie di rimedi naturali per la pulizia dei metalli che sono presenti nelle nostra case.

Dall’aceto al sapone di Marsiglia: sono diversi gli elementi che oltre a farvi risparmiare molti soldi in prodotti specifici, contribuiranno alla salvaguardia dell’ambiente.

Guida alla lucidatura dei metalli 

Come pulire l’argento
Un’impresa ardua quella di mantenere pulito l’argento spesso soggetto all’ossidazione, ma con un detergente composto dall’acqua di cottura delle patate e qualche cucchiaino di aceto riuscirete a far tornare l’argenteria come nuova. Una volta passata questa soluzione naturale, procedete sempre con l’asciugare l’oggetto con un panno morbido.
Se vi trovate a combattere con delle macchie che proprio non vogliono andare via affidatevi ad acqua e bicarbonato, strofinando vigorosamente con una spugna dove occorre.

Come pulire il rame
Iniziamo con alcuni preziosi consigli su come rendere di nuovo splendente il rame, uno dei metalli più difficili da pulire per via della facilità con cui si ossida. Per lucidare i vostri oggetti in rame non dovrete far altro che creare una soluzione di sale, farina e aceto e passarla su di essi. Concludete l’operazione sciaquando con dell’acqua calda e del sapone.
Per eliminare quell’odiosa (e velenosa) patina verderame vi basterà aggiungere all’ultimo lavaggio una goccia di ammoniaca.

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Bastano 5 bottiglie riciclate della Coca Cola per fare un ombrello ecologico

Sarà l’oggetto che ci accompagnerà per tutta la stagione invernale, allora perché non acquistarlo ecologico. Di cosa si tratta? Del primo ombrello derivato dal riciclo delle bottiglie di plastica di Coca Cola.
Ad ideare l’ombrello ecologico lo stilista inglese Wayne Hemingway , noto per le sue creazioni legate al rispetto dell’ambiente, che grazie al sostegno del marchio Coca Cola Company ha deciso di donare nuova vita alle bottiglie in Pet con base vegetaletrasformandole in un oggetto di uso comune.

Le bottiglie di Coca Cola utilizzate dal fashion designer sono composte, infatti, da un 22,5 % di  materiali a base vegetale e da un 25% da plastica riciclabile.

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Come ti cucino la tazza da tè: arriva Eatable Kup, la tazza biodegradabile

 

Dalla sala da tè alla cucina il passo è breve per la “Eatable Kup”, la tazza biodegradabile commestibile a base di farina di riso. Ad ideare l’oggetto multi-funzioni il designer giapponese SugiX , che dopo aver visitato alcuni villaggi in Cina, Laos e Papua Nuova Guinea, ha deciso di attingere dallo stile di vita sostenibile dei suoi abitanti utilizzando ingredienti naturali per mangiare, trasformandoli in seguito in rifiuti biodegradabili.

La “Eatable Kup”, il cui nome unisce il termine ‘kuu’ – mangiare in giapponese  e ‘cup’ – tazza in inglese, può essere utilizzata proprio come una comune tazza con l’originale caratteristica di poter essere personalizzata attraverso il segno della propria arcata dentale, così da poterla distinguere in occasioni di cene o feste.

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Tutto sui G.A.S. italiani: quanti sono, come si organizzano, dove trovarli

Cosa succede quando un gruppo di consumatori decide di unire le proprie forze con il fine di assumere un ruolo attivo nel mercato scegliendo cosa e da chi acquistare?Nascono i Gruppi Acquisto Solidale per gli acquisti sostenibili
Conosciamo meglio i  G.A.S.
Cosa sono i G. A.S.: Soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi con finalità etiche, di solidarietà sociale e sostenibilità ambientale”.
In questo modo la Legge italiana riconosce i Gruppi Acquisto Solidale, una grande realtà apparsa per la prima volta nel nostro paese nel 1994 a Fidenza, dall’esigenza di un gruppo di famiglie di cominciare a spendere meglio privilegiando le piccole aziende italiane e non solo, cominciando anche a tener conto del rispetto per l’ambiente, della tutela del lavoratore e della qualità del prodotto.
Un fenomeno quello dei  Gruppi di Acquisto Solidale che nel corso degli anni ha avuto una crescita esponenziale ammontando a circa 1600 gruppi impegnati in questa attività. Si stima che mediamente ad un Gruppo partecipano circa 25 famiglie, per un totale di 100 partecipanti. La spesa media per famiglia all’interno di un Gas è calcolata intorno ai 2000 euro all’anno.

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